Il settore dell’aerospazio-difesa si sta organizzando anche nel Lazio ed è pronto ad aprire una discussione ampia dedicata a innovazione, investimenti e filiere industriali. Nell’ambito degli Stati Generali della Difesa, dello Spazio e della Cybersecurity, organizzati per il 12 settembre dalla Commissione Europea, dal Parlamento europeo e dall’Agenzia Spaziale Europea, presso il Centro ESA-ESRIN a Frascati, si svolgerà a partire dalle ore 14:30 anche un workshop dedicato a “Il Lazio hub europeo dell’aerospazio” con la partecipazione dei dirigenti delle più importanti imprese e associazioni di categoria del settore. Il workshop delle imprese aerospaziali laziali è stato sostenuto in modo particolare dalla vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, nonché da Lazio Innova.

All’evento interverranno il presidente della Rete delle Imprese dell’Aerospazio-Difesa del Lazio (RIAL), Jacopo Recchia, il presidente del Cluster Tecnologico Nazionale dell’Aerospazio (CTNA), Cristina Leone, l’amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Giampiero Di Paolo, l’amministratore delegato di Telespazio, Gabriele Pieralli, e il presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo.

L’aerospazio italiano ha una particolarità rispetto alle controparti estere e che è in linea con il genoma dell’industria nazionale: il 75% della filiera è costituito da microimprese e piccole imprese, mentre il 12,8% è rappresentato da medie imprese e solo il 12% è costituito da grandi imprese. In termini di diffusione delle idee e delle innovazioni tipiche di un settore posizionato sulla “frontiera tecnologica” questa conformazione è un vantaggio, ma al livello di mantenimento di competitività è un rischio sostanziale. Ecco perché occorre riflettere su quali leve rafforzare, non solo per quanto riguarda ricerca e sviluppo, ma anche per costituire organismi di aggregazione per le realtà più piccole e per costruire, in linea con gli interessi strategici nazionali, una filiera corta ed integrata sui territori.

In particolare, il presidente della Rete delle Imprese dell’Aerospazio-Difesa del Lazio, Jacopo Recchia, ha spiegato: “Ci sono alcuni temi centrali da affrontare oggi per la competitività strategica nazionale che toccano direttamente anche il territorio laziale. Ad esempio, la necessità di riportare in Italia la produzione di componenti critiche essenziali richiede una ricerca di fornitori molto più ampia di quella tradizionale del settore aerospaziale. Esistono aziende operanti in altri settori, oggi in crisi ma che hanno un know-how tecnologico e produttivo importante, penso all’automotive su tutti, che possono fattivamente collaborare allo sviluppo dell’aerospazio laziale e italiano. La riconversione è un punto sul tavolo della quale poter discutere senza barriere o preconcetti. Serve coinvolgere queste realtà di fornitori e subfornitori “potenziali” per accorciare la supply chain e darle basi solide.

Questo è uno dei motivi per cui è nata la RIAL ed è uno dei punti fondamentali del nostro programma. Quando si ascoltano i discorsi sui piani della difesa e spaziale europei, uno dei punti focali è che l’industria debba rispondere prontamente alle richieste degli stati. Questo è vero e penso che uno dei compiti del settore produttivo, da portare avanti anche con il sostegno delle istituzioni, sia proprio quello di costruire una filiera ampia, scalabile e resiliente”.